Casa Frisco, anzi la parrocchia di San Francesco, nasce negli anni 60′ insieme al quartiere Lame, in quel periodo storico oggetto dello sviluppo industriale che ha modificato l’assetto urbano di Carmagnola con la costruzione di grandi palazzi per far fronte al crescente numero di richieste di abitazioni di migranti provenienti dal sud Italia.
Inizia proprio in quel periodo, grazie ad una figura in particolare, Don Michele Sanino, la storia di un luogo innovativo, un primo laboratorio dal basso di integrazione tra abitanti autoctoni e migranti, in un momento dove erano molto forti le spinte al cambiamento degli anni Sessanta e Settanta, quando l’esplosione della questione operaia e i conflitti socio culturali verso chi arrivava dal sud fecero emergere nella Chiesa Cattolica modi diversificati, a volte contrapposti, di affrontare queste nuove problematiche, la costruzione della chiesetta di legno di San Francesco fu il primo ponte di incontro e integrazione.